A pochi mesi dalla chiusura di Parigi 2024, sotto i riflettori del Festival dello Sport di Trento brillano le numerose medaglie azzurre. I primi a calcare il palco dell’edizione del festival bolzanino sono gli atleti del tiro Federico Nilo Maldini e Paolo Monna, rispettivamente medaglia l’argento e bronzo nella pistola ad aria compressa, assieme a Diana Bacosi e Gabriele Rossetti, campioni Olimpici di tiro a volo. A condurre il talk con gli azzurri ci ha pensato Nino Morici. “Questa medaglia pesa tantissimo, portarla al collo è una grande responsabilità” ha detto subito Nilo Maldini. “Sparare in una finale Olimpica – ha aggiunto – è qualcosa di unico. Controllare le emozioni è l’aspetto più delicato”, ha ammesso Maldini , a cui si è aggiunto Paolo Monna che ha ottenuto una medaglia e per un errore si è allontanato dal metallo più pesante: “Onestamente penso ancora a quell’errore dopo una gara che mi ha visto quasi sempre al comando. Per assurdo, dopo questa medaglia ho ancora più fame di vittorie”, ha ribadito Monna che ha illustrato l’importanza della respirazione diaframmatica, fondamentale per abbassare le pulsazioni in gara. Un aspetto che ha suscitato l’interesse di Diana Bacosi “Occasioni di confronto come queste sono importantissime. Ho vinto un oro Olimpico ma oggi grazie a Paolo ho imparato una cosa nuova che andrò sicuramente ad approfondire”. Dal presente al passato, un passo indietro ad Atlanta 1996 è stato fatto grazie al ricordo di Roberto Di Donna: “L’epilogo della gara di Atlanta è rimasto nell’immaginario collettivo. Il nostro sport è questo, un tiro può cambiare la storia. Ho incontrato nuovamente Wang a Parigi, lui è una leggenda del nostro sport, rivederlo è stata un’emozione forte”.
Nella foto: Federico Nilo Maldini, Roberto Di Donna e Paolo Monna sul palco del “Festival dello Sport” (Credits / Gazzetta dello Sport – Festival dello Sport)
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