I francesi Achille Nebout e Gildas Mahé, a bordo di Amarris, si sono aggiudicati la prima edizione della regata velica Med Max – Saïdia Resorts nella classe Class 40 sul percorso da Porto di Camargue, in Francia, a Saida, in Marocco, passando per le Bocche di Bonifacio da levante e le Isole Baleari, con un tempo di quattro giorni, 19 ore, 22 minuti e 7 secondi. In gara anche trimarani da 50 piedi su un percorso che prevede un passaggio anche per le Isole Eolie. A dare filo da torcere al team francese, sono stati gli equipaggi azzurri con Matteo Sericano e Luca Rosetti su Tyrolit, secondi con poco più di 35 minuti di distacco, e “Alla Grande Pirelli” timonato da Ambrogio Beccaria e Alberto Riva, che hanno chiuso la regata in quinta posizione dopo una impegnativa “battaglia” che li ha visti protagonisti nella prima fase contro i francesi Mikael Mergui-Corentin Douguet su Centrakor, finiti in terza posizione. Dalla partenza a Port Camargue fino a Minorca flotta compatta con diversi cambi al vertice, poi durante il passaggio delle Baleari e dell’arcipelago delle isole Columbretes si è staccato un gruppo di cinque barche – Amarris, Tyrolit, Centrakor, Influence 2, Alla Grande Pirelli -, che fino alla fine all’entrata nelle acque di Alboran si sono alternate alla testa della regata. Qui il vento non ha aiutato gli skipper azzurri Andrea Fornaro e Ambrogio Beccaria, rimasti fermi per molte ore mentre gli altri tre hanno agganciato un bel vento da est che li ha portati dritti verso il traguardo. “Dopotutto, non avevo mai fatto regate oceaniche nel Mediterraneo” sorride Achille Nebout. “Troppo felice di aver vinto questa prima edizione – ha detto -, partendo da casa. Abbiamo avuto tanti colpi di scena. Dopo Cap Creus prendiamo il vento giusto e partiamo in quinta. Sapevamo che nelle condizioni da sud-ovest per attraversare il Marocco la nostra barca era più veloce delle altre e il nostro obiettivo era arrivare a questo punto della regata per far volare la nostra barca”. Il romano Andrea Fornaro, in coppia con lo spagnolo Carlos Manera, si deve accontentare della quinta posizione ma non nasconde la soddisfazione per aver disputato questa traversata del Mediterraneo: “Regata magnifica questa Med Max, sempre appesi a un filo dall’inizio alla fine, bastava poco per vincere o arrivare dietro, comunque siamo sempre stati nel gruppo di testa e abbiamo lottato bene fino al traguardo, direi fino all’ultimo secondo. Ci manca della messa a punto ulteriore della barca, ma lo faremo, ho già in mente dove e come migliorare. L’intesa col mio co-skipper è stata ottima, abbiamo fatto un bel lavoro, era la prima regata insieme, ma abbiamo avuto fin da subito un buon feeling”. (Foto Med Max / Robin Cristol)
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