Giuseppe Delfino nella Hall of Fame della scherma internazionale

Lo schermidore azzurro Giuseppe Delfino entra a far parte della “Hall of Fame” della Federazione Internazionale di Scherma. Il Comitato Esecutivo della FIE, infatti, ha accolto la candidatura presentata dalla Federazione Italiana Scherma inserendo l’olimpionico torinese nel gotha mondiale di tutti i tempi.

Classe 1921, Giuseppe Delfino ha partecipato a quattro edizioni dei Giochi Olimpici nella spada, vincendo sei medaglie. Aveva iniziato a tirare di scherma alla fine degli Anni Trenta, nella palestra del dopolavoro FIAT di Torino, dove lavorava come operaio, ed era stato costretto a interrompere la sua carriera agonistica a causa della Seconda Guerra Mondiale. Cinque anni dopo il cessate il fuoco, fu convocato in Nazionale in occasione dei Campionati del Mondo del 1950 a Montecarlo, dove conquistò il titolo iridato nella prova a squadre, che si aggiudicò di nuovo dal 1953 al 1955, nel 1957 e nel 1958, oltre al bronzo individuale vinto a Budapest nel 1959. Ai Giochi di Roma 1960 era senza dubbio tra i favoriti, con tre medaglie olimpiche vinte ad Helsinki nel 1952 e a Melbourne nel 1956: due ori a squadre e un argento individuale. Quattro anni prima, nell’Olimpiade australiana, dovette arrendersi a Carlo Pavesi, al termine di uno spareggio infinito, del quale fu protagonista anche Edoardo Mangiarotti, che completò un podio interamente azzurro.

Il 6 settembre del 1960, al torneo di spada individuale a Roma 1960 – con in pedana 69 atleti in rappresentanza di 32 Paesi – Delfino trionfò al Palazzo dei Congressi davanti al britannico Allan Jay e al sovietico Bruno Habarovs. Per il 38enne torinese i Giochi romani si conclusero con un doppio oro, grazie anche al successo a squadre con Edoardo Mangiarotti, Carlo Pavesi, Alberto Pellegrino, Fiorenzo Marino e Gianluigi Saccaro, prima di rientrare immediatamente al lavoro perché le sue ferie erano finite. Quattro anni dopo, a Tokyo 1964, l’argento vinto con la squadra degli spadisti rappresentò la sua sesta medaglia olimpica in quattro edizioni. Morì nel 1999 all’età di 77 anni.

“L’ingresso di Giuseppe Delfino nella FIE Hall of Fame è un ulteriore motivo d’orgoglio e un onore per tutta la scherma italiana – ha commentato Paolo Azzi, presidente della Fedescherma –. Un doveroso riconoscimento a una figura leggendaria della nostra disciplina, che ha scritto straordinarie pagine di storia dello sport italiano. Ogni anno solo quattro atleti possono entrare a far parte di questa élite della scherma mondiale in cui l’Italia è sempre più rappresentata”.

Fanno parte della FIE Hall of Fame in tutto ben 20 protagonisti della scherma italiana: Marcello Baiocco, Diana Bianchedi, Francesca Bortolozzi, Giancarlo Brusati, Andrea Cipressa, Sandro Cuomo, Mario Favia, Giulio Gaudini, Edoardo Mangiarotti, Michele Maffei, Giuseppe Mazzini, Aldo Montano, Mario Aldo Montano, Nedo Nadi, Renzo Nostini, Mauro Numa, Cesare Salvadori, Giovanna Trillini, Valentina Vezzali e adesso anche Giuseppe Delfino.

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